Il Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania (DAC) presenta a Caserta lo studio di fattibilità per il primo Parco dell’AeroSpazio in Italia da realizzare nell’area ex Macrico

L’iniziativa, in collaborazione con l’Unione degli Industriali di Caserta, prevede un investimento di 58 milioni su un’area di oltre 100mila mq. Previsti 1000 nuovi posti di lavoro e 550mila presenze annue

Caserta, 9 luglio 2015. Realizzare il primo parco dello Spazio in Italia, riqualificando l’area militare denominata ex “Macrico” (Magazzino centrale ricambi mezzi corazzati) della città di Caserta, oggi di proprietà dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero (IDSC).

E’ l’obiettivo del Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania (DAC) che, in collaborazione con l’Unione degli Industriali della Provincia di Caserta, ha presentato oggi, 9 luglio, nell’ambito dell’assemblea generale dei soci dell’Unione degli Industriali presso la Reggia di Caserta, lo studio di fattibilità per la costruzione del nuovo Polo. Sul progetto il neo Governatore, Vincenzo De Luca, ha espresso di recente il suo forte appoggio.

Il Parco tematico, in particolare, verrà realizzato seguendo i modelli di successo della “Citè de l’Espace” di Tolosa e del “Kennedy Space Center Visitor Complex” di Orlando. Con un’estensione di oltre 100 mila metri quadrati, sarà uno dei più grandi Parchi urbani al mondo, di pubblico interesse, con spazi verdi a disposizione della città, dedicato al settore aerospaziale e alla diffusione della cultura scientifica, con istallazioni “leggere”. Stimati 1.000 nuovi posti di lavoro e circa 550mila presenze annue, grazie alle quali verrà dato un forte impulso all’economia del territorio.

Il costo dell’intero investimento pubblico – privato è valutato in circa 58 milioni di euro. La nascita della “Citè de l’Espace” di Tolosa ha portato un incremento del PIL del 2%. Significa nuovi alberghi e ristoranti, nuove linee di trasporto (bus e treni), nuove iniziative commerciali, nuovi operatori turistici, nuove iniziative tecnologiche e plusvalore immobiliare. In un contesto socio economico come quello di Caserta si stima che l’aumento del Pil indotto dalla nascita del Parco dell’AeroSpazio sia di molto superiore al 2%.

La Campania ha tutte le caratteristiche per essere la prima regione in Italia a realizzare con successo questo progetto. Nel sistema economico regionale, infatti, la filiera produttiva aerospaziale riveste un ruolo di primissimo piano, rappresentando un elemento di sviluppo del territorio sia in termini di presenza industriale sia per l’elevato contenuto delle conoscenze tecnologiche.

In termini di fatturato la Campania si classifica come seconda regione in Italia, dopo la Lombardia, raggiungendo un valore di 1,6 miliardi, mentre è al primo posto per numero di addetti, pari a 8.404 unità. Si posiziona al terzo posto per il livello delle esportazioni conseguito, che raggiungono un valore di circa 800 milioni.

Per sostenere tale iniziativa, il DAC e l’Unione degli Industriali di Caserta hanno già costituito, nel gennaio 2014, il Comitato Promotore del Parco dell’Aerospazio, che si avvale di un gruppo di esperti divulgatori scientifici, urbanisti ed economisti per la proposta di un progetto completo e articolato, ben inserito nell’idea di Caserta futura e che sia un’occasione di crescita sostenibile e compatibile della città. Al Comitato per il Parco dell’AeroSpazio partecipano enti di rilievo come l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Telespazio, il Planetario di Caserta , Associazione Italiana per gli Studi sullo Sviluppo Locale (AISLo ). Anche l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) appoggia l’iniziativa del Parco dell’AeroSpazio.

Il Parco dell’AeroSpazio si caratterizzerà per la presenza di due macro-aree tematiche: una riservata all’Aeronautica e la seconda allo Spazio e all’Astrofisica, realizzando un percorso che dalla storia passi attraverso il presente per condurre i visitatori verso il futuro.

 “L’obiettivo – afferma il Presidente del Distretto Aerospaziale della Campania, Luigi Carrino – è di realizzare una virtuosa fusione tra l’esigenza di tutelare la destinazione del Macrico, creando al contempo, in quell’area, uno dei più grandi Parchi Urbani al mondo con all’interno spazi di diffusione della cultura scientifica, e di dare anche un contributo, che potrebbe essere decisivo, alla ripartenza dell’economia del territorio”.

“Il Parco dell’Aerospazio, infatti, non solo si farà garante di mantenere la destinazione d’interesse pubblico e verde dell’area Macrico, ma potrà anche generare un’economia solida e sana, basata sul diritto democratico di una cultura diffusa e non ristretta a pochi e innescare meccanismi positivi di creazione di occupazione vera e stabile per tanti giovani casertani e campani”- ha proseguito Carrino.

“Il potenziale di attrazione di flussi turistici derivante dall’effetto combinato della Reggia (la storia e la cultura del passato) e del Parco dell’Aerospazio (la scienza e la tecnologia del futuro), in equilibrio ai due lati della città e con il Corso Trieste a unirli è davvero elevato e rappresenta un’occasione forse unica e ultima per Caserta”, ha concluso il Presidente del DAC, Luigi Carrino.

“Il progetto del Parco dell’AeroSpazio è un’idea che si sta concretizzando e nella quale crediamo fortemente”, ha detto il Presidente dell’Unione degli Industriali di Caserta Luciano Morelli.  “Il Parco permetterebbe di recuperare una zona oggetto di sogno da parte dei casertani da lunghissimi anni. Ci aspettiamo la partecipazione dei privati e l’adesione di tanti cittadini”, ha proseguito Morelli.

“Presentare lo studio di pre – fattibilità del Parco, e dunque i passi in avanti che ha fatto il progetto, nel contesto dell’assemblea di Confindustria assume un grande significato e spiega chiaramente il valore che attribuiamo a questa iniziativa”.

“I dati relativi alle altre realtà simili in Europa e nel mondo sono più che confortanti e dimostrano la capacità di attrarre stabilmente numeri altissimi di visitatori con tutte le positive conseguenze sul turismo, sul commercio, sull’economia in generale che si possono immaginare”, ha concluso il Presidente dell’Unione degli Industriali di Caserta, Luciano Morelli.

 

 

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